Dopo un avvio di stagione complesso, segnato da deludenti sconfitte, come quella contro Davidovich a Montecarlo, Nole ritrova il suo gioco e riparte dal Serbia Open.
Durante la terza sfida della giornata, sul campo centrale, Djokovic si imbatte nel connazionale Laslo Djere e trionfa con un punteggio di 2-6 7-6(6) 7-6(4).
Il primo set, tuttavia, non ha lasciato ben sperare e la condizione non ottimale di Nole è emersa completamente.
D’altra parte, Djere ha saputo approfittare di questo attimo di defaillance per porsi in una condizione di estremo vantaggio e fa suo un secondo break, che lo porta a servire per il set sul 5-2.
Al contrario, Djokovic non si dà per vinto e, durante il secondo set, riesce a tenere il servizio in modo deciso e convincente, guadagnandosi tre palle break, che però non sono sufficienti.
Djere è dritto e solido, appare difficile da scalfire, ma la partita si capovolge al tie break: Nole sorride e stringe, infine, il pugno della vittoria.
Nonostante la fierezza per questa conquista, rimane ancora il dubbio sugli eventi 1000 di Roma e Madrid.
Nole, in conferenza stampa, dichiara di cogliere ogni momento propizio per perfezionare la sua performance:
“Il Roland Garros è la mia priorità per quanto riguarda il rosso.
A Montecarlo non ero preparato come dovevo. Ho bisogno di più partite per raggiungere il livello che desidero. Voglio arrivare pronto a Parigi per andare il più lontano possibile. La preparazione fisica è un aspetto particolarmente importante per la terra battuta.
Sto usando ogni momento libero che ho per curare questo aspetto. Al momento nel mio calendario ci sono Madrid e Roma, ma dipenderà dalla mia condizione. Al termine del torneo valuterò insieme al mio team e decideremo di conseguenza.“
Per il momento, il campione lascia tutto in divenire e ne approfitta per godersi la vittoria, prima del prossimo incontro con Miomir Kecmanovic.
Il fatto che Nole abbia giocato a Belgrado gli ha certamente garantito quel “quid” che mancava nelle ultime competizioni.
In effetti, si torna sempre dove si è stati bene. Che sia la magia di casa?!