A Miami, Alcaraz sceglie l’utilizzo del serve and volley per i punti più importanti. O’Shannessy sostiene che questa strategia abbia decretato la vittoria dello spagnolo.
Il pioniere della match analysis, Craig O’Shannessy, ha analizzato sul sito ATP le strategie utilizzate nella finale dei Masters 1000 di Miami tra Ruud e Alcaraz.
è poi stato tradotto in lingua italiana da Alessandro Mastroluca.
Carlos Alcaraz vola verso la vittoria nella finale di Miami con un punteggio di 7-5 6-4 contro Casper Ruud; ma quale è stata la peculiarità dei tiri vincenti?
Nel corso del match, il teenager spagnolo ha adottato la strategia del serve and volley: tutte le volte che aveva bisogno di un punto al servizio, quello era il suo porto sicuro. Ha, di fatto, vinto tutti gli 11 punti in cui ha giocato un serve and volley.
La prima volta che ha provato questo metodo era in svantaggio sullo 0-3 nel primo set e da quel momento le sorti della partita sono cambiate drasticamente.
Alcaraz ha breakato Ruud sul 5-5 nel primo set e sul 6-5 ha scelto per ben quattro volte la sua tattica, una di queste volte su una palla break.
E’ curioso, che in tre di questi punti, il norvegese non abbia messo in atto una risposta giocata da molto dietro. In tutte le undici occasioni in cui ha eseguito un serve and volley, Alcaraz serviva da sinistra e in dieci di queste, si è avvicinato a rete dopo un servizio kick.
Lo spagnolo, quindi, ha tratto beneficio dalla posizione già arretrata dell’avversario, costretto ad allontanarsi maggiormente per far scendere la palla.
ll serve and volley è una strategia offensiva ideale per Alcaraz, che cerca sempre di gestire il punto mediante la posizione in campo, la potenza e la direzione della palla.
Pertanto, Il serve and volley non era solo una tecnica perfetta per la partita, ma ci permette di capire come entrambi gli avversari abbiano gestito strategicamente il loro spazio, per limitare quello della contro-parte. Infatti, mentre Ruud fungeva da neutralizzatore di colpi, Alcaraz si è posto sulla linea offensiva, concentrandosi sull’attacco e completando il primo set con un dritto vincente a 102 mph.
in conclusione, Ruud ha giocato una partita solida, centrata e ponderata, ma mancava di quello spessore che Alcaraz ha saputo sfruttare molto bene.
In finale, questa volta, ha vinto il tennis offensivo.